Ricerca

Ricerca per la cura del Diabete di Tipo 1 a Bologna

Da Bologna a Miami per curare il Diabete Mellito di Tipo 1

Il Diabete di Tipo 1 è una malattia autoimmune della quale, ad oggi, non si conoscono le cause e per la quale non esiste cura. 

Avere il diabete non vuol dire solo “fare le punture”, vuol dire portare un peso: gestire il diabete richiede energia e tempo e, nonostante tutti gli sforzi, è difficile tenere tutto sotto controllo. Noi di AGD Bologna lavoriamo ogni giorno per permettere ai ragazzi di alleggerire questo peso e ci impegniamo da sempre con tutte le forze nel sostegno alla Ricerca scientifica. 

Dal 2017 finanziamo un progetto di ricerca per lo studio delle cellule staminali producenti insulina, condotto dall'Università di Bologna in collaborazione con il Diabetes Research Institute dell'Università di Miami. Fino a poco tempo fa il diabete era una malattia mortale. Oggi non lo è più. Grazie alla ricerca la qualità della vita è sempre migliore. 

Oggi siamo qui grazie alla ricerca, non permettiamo che la ricerca si fermi! Con il tuo aiuto doniamo ai bambini la speranza di una vita senza il diabete.

LA RICERCA PER LA CURA DEL DIABETE: A CHE PUNTO SIAMO?

Dopo un proficuo periodo di ricerca negli Stati Uniti d’America presso il Diabetes Research Institute (DRI) dell’Università di Miami, ha fatto finalmente ritorno a Bologna la ricercatrice Francesca Paris; la giovane dottoressa, durante questi mesi, ha lavorato ad un particolare progetto per la cura del diabete di tipo 1.

Questa ricerca è stata sostenuta da A.G.D. Bologna che grazie ai suoi sforzi ha reso possibile la prima collaborazione tra l’Università di Bologna - DIMEC, IRCCS Policlinico Sant’Orsola e il Diabetes Research Institute (DRI) dell’Università di Miami.

Questa prima collaborazione nasce dall’idea di un gruppo di persone, ormai molti anni fa, che ha fermamente creduto nella ricerca. Grazie alla volontà e all’impegno di A.G.D. Bologna che ha reso possibile il contatto fra le diverse istituzioni coinvolte nel progetto, si è potuto finanziare il lavoro dei ricercatori destinando ogni anno i fondi del 5x1000 e delle raccolte fondi. Si è quindi ufficialmente avviato il progetto di ricerca che ha come obiettivo l’utilizzo delle cellule perinatali per trovare una cura definitiva al diabete.

Il gruppo di lavoro si è formato, come ha ricordato la prof.ssa Laura Bonsi, in continuità con la ricerca sulle cellule staminali del prof. Gian Paolo Bagnara, ematopoietiche prima e mesenchimali poi. L’ipotesi scientifica su cui si concentra il progetto diretto dapprima dalla prof.ssa Bonsi e successivamente dal prof. Francesco Alviano (nel cui team di ricercatori rientrano la dott.ssa Francesca Paris, il dott. Pasquale Marrazzo e la dott.ssa Roberta Costa), si focalizza sul potenziale differenziativo e sull'attività immunomodulatoria di cellule staminali isolate da tessuti perinatali.

Con primo responsabile del progetto prof. Andrea Pession, già direttore dell’U.O. di Pediatria del Policlinico Sant’Orsola Malpighi, e la collaborazione del prof. Camillo Ricordi e del dott. Giacomo Lanzoni del Diabetes Research Institute (DRI) dell’Università di Miami, cominciò così ufficialmente il progetto di ricerca “Leveraging the immunomodulatory and differentiation potential of human perinatal cells for the treatment of Diabetes”, finanziato da A.G.D. Bologna, che ha come scopo ultimo:
  • creare cellule secernenti insulina partendo da cellule staminali perinatali
  • trapiantare queste cellule in individui con diabete di tipo 1 senza necessità di immunosoppressione sistemica. 
Nel corso degli anni il gruppo si è potuto ampliare e ad oggi il progetto è portato avanti da ricercatori e ricercatrici in un asse tra l’Università di Bologna e Miami. I progressi fatti negli ultimi mesi sono stati presentati dalla dott.ssa Paris, studentessa di dottorato presso il DIMEC tornata in Italia dopo 5 mesi di ricerca presso il laboratorio del dott. Giacomo Lanzoni presso il Diabetes Research Institute (DRI) di Miami. 

La dott.ssa Paris, assieme al gruppo di ricerca della prof.ssa Bonsi e del dott. Alviano, supportato dal dott. Giulio Maltoni dell’UOC Pediatria - Divisione Diabetologia Pediatrica, ha illustrato nel dettaglio i risultati raggiunti e le prospettive future del progetto. La presentazione è avvenuta in presenza del direttore della Pediatria del Policlinico Sant’Orsola prof. Marcello Lanari e dei medici specializzandi dell’Unità Operativa.

Gli ultimi mesi del progetto di ricerca hanno avuto come focus la creazione di sferoidi simili alle isole pancreatiche composti da cellule staminali perinatali che siano in grado di produrre insulina in risposta ai livelli di glucosio e creare un’immunosoppressione localizzata; lo studio in questione permetterà quindi il potenziale sviluppo di altri campi di applicazione nel contesto delle malattie autoimmuni.
 
Più nel dettaglio, la ricerca consiste nell’isolamento delle cellule staminali estratte dalla placenta, un organo il cui reperimento risulta privo di complicanze etiche in quanto eliminato subito dopo il parto; le cellule isolate da tali tessuti possiedono capacità immunoregolatrici e di differenziazione, come ad esempio cellule producenti insulina. Gli importanti risultati raggiunti in vitro suggeriscono che il modello sviluppato dal gruppo di ricerca del prof. Alviano possa modulare la risposta immunitaria ed essere indotto alla produzione di insulina. La strada da percorrere è tuttavia ancora lunga, ma permetterà di raggiungere l’obiettivo finale: rendere queste cellule in grado di produrre livelli adeguati di insulina e curare definitivamente il diabete di tipo 1. Il progetto non si arresta grazie al continuo sostegno di A.G.D. Bologna e l’obiettivo finale risulta sempre più vicino.

Un ringraziamento speciale va al prof. Marcello Lanari e ai medici dell’U.O. tutti, per lo spazio dedicato e la grande attenzione rivolta ai risultati fino ad ora ottenuti dal gruppo di ricerca. A.G.D. Bologna si augura che questo primo importante passo sia solo l’inizio di una proficua collaborazione, che permetta di compiere insieme gli ultimi cento metri necessari a raggiungere il traguardo della cura definitiva al diabete di tipo 1. 




Il team di ricerca

 Lo studio è diretto dal Prof. Andrea Pession del Dipartimento di Scienze Mediche e Chirurgiche (DIMEC) e dalla Prof.ssa Laura Bonsi del Dipartimento di Medicina Specialistica, Diagnostica e Sperimentale (DIMES) dell’Università di Bologna, con la collaborazione scientifica del Diabetes Research Institute dell’Università di Miami, diretto dal Prof. Camillo Ricordi. 

Team ricercatori: Prof.ssa Laura Bonsi; Dott. Francesco Alviano, Dott. Giacomo Lanzoni, Dott.ssa Francesca Paris, Dott. Pasquale Marrazzo.
  • Leggi le parole dei ricercatori

    Lavoriamo senza sosta per individuare una cura definitiva per il Diabete di Tipo 1.


    Alla radice di questa malattia c`e` una risposta autoimmunitaria che porta alla distruzione delle cellule beta delle isole pancreatiche. Poiche` queste cellule normalmente producono e rilasciano insulina per mantenere controllato il livello di glucosio nel sangue (glicemia), la loro assenza causa enormi problemi metabolici. Questi problemi mettono a repentaglio la vita dei pazienti. I pazienti con Diabete di Tipo 1 hanno dunque bisogno di iniezioni di insulina per tutta la vita e devono monitorare costantemente la propria glicemia.

    Questo trattamento richiede un pesante sforzo da parte dei pazienti e delle loro famiglie. Piccoli errori nel trattamento possono determinare gravissimi episodi di ipoglicemia, con conseguenze potenzialmente fatali.

     

    Vogliamo che tutto questo diventi un problema del passato.

     

    Con la nostra ricerca vogliamo ottenere una cura definitiva per il Diabete di Tipo 1, che permetta di sostituire e proteggere le cellule beta producenti insulina.

     

    Una soluzione ideale sarebbe quella di offrire ai pazienti nuove cellule beta in un microambiente ingegnerizzato al fine di sostenere e proteggere queste cellule dalla risposta immunitaria. Le cellule staminali derivate dai tessuti adulti e dalla placenta possono essere utilizzate per ottenere nuove cellule producenti insulina. Inoltre, cellule di origine pancreatica possono essere utilizzate per costruire un microambiente che mima quello naturale delle isole, cosicche` le nuove cellule beta possano sentirsi ‘a casa’ per funzionare in maniera appropriata.

     

    La nostra ricerca non si ferma! Lavoriamo senza sosta affinche` ogni donazione abbia un grande impatto sulla salute dei pazienti con Diabete di Tipo 1.

     

    La tua generosita` ci aiuta a fare veri passi avanti verso un mondo senza Diabete di Tipo 1.


2020-2023

Una ricerca modello dell’Università di Bologna, resa possibile grazie alle donazioni raccolte da AGD Bologna 

La ricerca dà i suoi frutti! L'impegno dei ricercatori e ricercatrici che lavorano al progetto ha portato ad un importante passo avanti: la creazione di un modello 3D per la coltura e crescita delle cellule beta, tale da poter essere impiegati per una prossima terapia cellulare rigenerativa.
leggi l'articolo

2019: “Grazie alla Ricerca”

Anche quest’anno AGD sostenere la ricerca sul Diabete di tipo 1 tramite il progetto “Grazie alla Ricerca“. 
Grazie alle donazioni ricevute è stato possibile inviare una giovane ricercatrice italiana direttamente a Miami, al Diabetes Reseach Institute, per un periodo di formazione e ricerca fianco a fianco con alcuni dei più bravi studiosi del Diabete di tipo 1 e delle tecniche di trapianto.

Il mio impegno quotidiano per il diabete:
Una ricercatrice in prima linea!

"Sono Martina e sono una ricercatrice. Da qualche giorno sono a Miami proprio per occuparmi, in prima persona, del progetto di Ricerca sostenuto da AGD per la cura del Diabete di Tipo 1. Il diabete colpisce tantissimi bambini, che dovranno convivere per tutta la vita con questa patologia, per la quale non esiste AL MOMENTO una cura definitiva.

Tutti possiamo fare qualcosa e, nel nostro piccolo, cercare di cambiare questa situazione. E' stato proprio questo a spingermi , sin da ragazza ad intraprendere i miei studi.
  • Leggi di più

    Ora mi occupo di cellule staminali per trovare una fonte alternativa di cellule capaci di produrre l'insulina, un ormone che i pazienti affetti da diabete non sono più capaci di produrre.


    Penso che, se il nostro impegno migliorasse la vita, anche di una persona soltanto, ne sarà valsa la pena. Per questo mi impegno quotidianamente nel mio lavoro ed ho deciso di accettare la sfida di mettermi in "prima linea". 


    Anche tu puoi fare la DIFFERENZA. Dona anche tu per sostenere la ricerca. Insieme possiamo raggiungere questo importante traguardo

2017/2018: "Non c’è cura senza ricerca"

AGD Bologna si impegna a finanziare il progetto di ricerca "Differenziamento in vitro di cellule derivate dalla membrana amniotica in cellule producenti insulina", in collaborazione con due dei Centri di Ricerca più all'avanguardia nel campo del Diabete:

DIMEC- Sant’Orsola-Malpighi
Responsabile Progetto: Prof. Andrea Pession
Team ricercatori: Prof.ssa Laura Bonsi; Dott. Francesco Alviano, Dott.ssa Martina Rossi

In collaborazione con:
DRI-UM Università di Miami
Prof. Camillo Ricordi e Dott. Giacomo Lanzoni
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    Lo studio del diabete è di estremo interesse in questo periodo storico per via dell’aumento della sua incidenza nella popolazione mondiale. Nell’ultimo decennio, le cellule staminali hanno suscitato grande aspettativa in questo campo, in particolare le cellule derivate da tessuti adulti e quelle di origine placentare. 

    I ricercatori hanno quindi elaborato un protocollo sperimentale in vitro per differenziare cellule placentari in cellule producenti insulina allo scopo di mimare la funzione in vivo dell’isola pancreatica.


    La ricerca non si ferma! Puoi dare anche tu il tuo contributo alla ricerca, anche una piccola donazione per noi e per i nostri bambini vuol dire tanto, con il tuo aiuto possiamo farcela!

Vuoi sostenere la ricerca per la cura del Diabete di Tipo 1? Chiamaci per scoprire come!
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